BB Lions
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Ecco cosa bisogna sapere sulla salute del tuo Maine Coon!
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Prevenire è meglio che curare!
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Il primo consiglio che mi sento di darvi è di scegliere un allevamento serio, che testi i genitori sulle malattie genetiche e che vi possa fornire tutte le informazioni, ma sopratutto tutta la documentazione sul piccolo e sui suoi genitori. Un cucciolo non è di razza se non ha il Pedigree e questo è il documento che vi potrà permettere di risalire alla sua genealogia, ha un costo irrisorio e non ci sono ragioni per cui l'allevatore non debba fornirvelo, scappate a gambe levate da quelli che vi propongono differenze di prezzo se con o senza pedigree.
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Prima di acquistare chiedete se potete avere anche le copie dei test HCM dei genitori e cercate di conoscere il vostro cucciolo prima di garantirne l'acquisto a scatola chiusa, andare in allevamento vi permetterà di capire se la situazione in cui il vostro piccolo sta crescendo è quella che vi immaginavate, l'ambiente deve essere pulito, il gattino deve mostrarsi sereno e in salute.
I piccini devono stare con la mamma fino ai tre mesi e devono entrare in casa vostra già con due vaccini, chiedete spiegazioni e state molto attenti qualora le condizioni dovessero essere differenti.
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Quasi sicuramente vi dovrete occupare del richiamo del terzo vaccino e in questa occasione potrete far conoscere il vostro micio al vostro veterinario. Le visite veterinarie periodiche servono per tenere sempre sotto controllo la salute del vostro micio, ecco perchè è fondamentale conoscere e fidarsi del proprio veterinario scegliendolo, se possibile, ancora prima dell'arrivo in casa del cucciolo.
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Le malattie genetiche ed ereditarie dei Maine Coon, ecco il motivo per cui è fondamentale scegliere con attenzione e consapevolezza:
- HCM (cardiomiopatia ipertrofica)
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L'HCM è tra le malattie genetiche peggiori che possono colpire un Maine Coon ed è causata da un gene dominante. Si manifesta con attacchi di cuore, trombosi e la conseguente morte improvvisa del gatto.
Questa malattia causa un ispessimento del lato sinistro del cuore e quindi rende meno elastico il muscolo cardiaco provocando un soffio al cuore. Non è curabile ma è possibile utilizzare dei farmaci che contribuiscono a trattare i sintomi.
In BB Lions vengono testati annualmente tutti i gatti nonostante la certezza della mancanza della malattia in tutta la loro genealogia. Consiglio ai proprietari dei miei cuccioli di effettuare lo screening HCM o eco-cardiogramma al compimento del primo anno di età tramite ecografia.
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É assolutamente fondamentale effettuare almeno un ecocardiogramma prima che il gattino venga sedato e addormentato per la sterilizzazione. Parlatene con il vostro veterinario (meglio se cardiologo specializzato) o chiedetemi consiglio, vi potrò fornire il contatto della clinica a cui mi affido.
Esiste l’Osservatorio per l’HCM felina dove è possibile trovare l’elenco dei veterinari aderenti specializzati in cardiologia, potrete consultarlo al seguente link: http://www.hcmfelina.com/elenco.htm
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- PKD (Malattia renale policistica)
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La PKD non è una malattia genetica ma ereditaria, individuabile sin dalla nascita, che coinvolge i reni e causa la formazione di cisti che nei cuccioli sono spesso molto piccole (1 o 2 mm) ma nella crescita diventano sempre più pericolose perchè crescono a dismisura (è possibile che ne crescano fino a 200 su un solo rene).
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La PKD è la forma più grave di questa malattia che provoca insufficienza renale e dipende dalla dimensione e dal numero di cisti presenti in entrambi i reni.
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Non è curabile ma esistono farmaci che riescono ad arginare il problema.
I sintomi più comuni sono: tendenza a bere più spesso del normale, pelo più opaco e meno luminoso, minore appetito, perdita di peso, episodi di vomito, sangue nell’urina.
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- Displasia dell’anca
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La displasia è una patologia meno grave ma va tenuta sotto controllo perchè provoca sintomi importanti e dolori. É caratterizzata da una anomalia nelle articolazioni causata dal mal inserimento della testa femorale nella cavità articolare che provoca attrito e degenerazione della cartilagine.
Segni di dolore o zoppicamento potrebbero esserne i sintomi.
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- Artrosi precoce
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Si tratta di una malattia degenerativa e displasia dell’anca e obesità ne possono essere la causa.
- Entropion
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L’entropion consiste nell’arrovesciamento verso l’interno del margine palpebrale, nei gatti spesso è interessata solo la palpebra inferiore e si manifesta con un’infiammazione acuta, chiusura persistente, lacrimazione e arrossamento dell’occhio.
Oltre a cause genetiche, l’entropion si può anche verificare in seguito ad irritazione persistente (sequestro corneale, malattia erpetica, batterica, ulcera corneale etc.) oppure per conformazione cranica, con la crescita di zigomi molto pronunciati che provocano un affossamento degli occhi.
L’unica soluzione è la correzione chirurgica che prevede l’asportazione di un lembo di pelle della palpebra entropizzata.
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Le malattie virali e patologiche:
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Anche i gatti come l’uomo sono contagiati da virus e batteri e si ammalano. Alcune malattie possono essere curate e molte altre possono essere prevenute tramite vaccinazione.
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Ecco un elenco delle malattie più conosciute:​​
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- FIP o peritonite infettiva
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La FIP è una malattia contagiosa tra gatti, che non si può trasmettere all'uomo ed è provocata dal corona virus.
I gatti si contagiano tramite saliva (mangiando o bevendo dalla stessa ciotola di gatti malati), feci e urina (facendo i bisogni nella stessa cassetta).
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Ha un decorso molto veloce e pochi gatti contagiati riescono a sopravvivere (si parla di solo il 5%) perchè i granulomi tumorali che si formano, colpiscono gli organi interni.
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Se il micio mangia poco, dorme molto, fa pipi o cacca per casa, ha le gengive gialle, è probabile che ne sia affetto.
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Purtroppo non esistono cure per questa malattia, per questo bisogna stare molto attenti ad eventuali situazioni di contagio.
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- FIV o AIDS dei gatti
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La FIV è una malattia che il gatto non può trasmettere all'uomo, provocata da un retro virus della stessa famiglia del virus che causa l’HIV.
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Il virus attacca e distrugge le difese immunitarie, il gatto viene attaccato da altre malattie infettive che diventano quasi sempre la causa della morte.
Purtroppo a oggi non esiste ne una cura ne un vaccino.
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- FELV o leucemia felina
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La FELV è una malattia neoplastica che causa un aumento smisurato di leucociti nel sangue. Si trasmette tramite la saliva, il sangue, l’urina e tra madre e feto attraverso la placenta.
Assolutamente non contagia l’uomo.
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I sintomi sono spesso confondibili con altri essendo questi molti e variegati. Di solito c’è malessere cronico, anemia, colorazione giallastra della pelle, depressione, perdita di peso e difficoltà respiratoria.
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Come per la FIP non c’è cura, ma si può giocare in anticipo tramite il vaccino.
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- Toxoplasmosi
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La toxoplasmosi è una malattia infettiva che attacca i gatti e i mammiferi causata da un protozoo parassita (Toxoplasma). Nella maggior parte dei casi, questo protozoo resta all’interno dell’ospite in silenzio senza manifestazione dei sintomi, contaminando gli altri simili.
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Infatti, il gatto per questa malattia ha un ruolo di ospite intermedio. Gli organismi si moltiplicano nell’intestino del gatto in grandi quantità, verranno in seguito espulsi con le feci. Ed è qui che entra in gioco l’uomo. Se l’uomo viene a contatto con le oocisti secrete dal gatto, ne resta infetto.
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Il manifestarsi dei sintomi nel gatto, avvengono quando i protozoi si moltiplicano e penetrano profondamente nell’intestino, e da qui infettano il resto del corpo. Sono infetti quei soggetti che hanno problemi nell’immunità o soggetti a gravidanze.
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Per prevenire la contaminazione basta indossare i guanti quando si pulisce la lettiera del gatto e utilizzare disinfettati nella pulizia quotidiana.
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- Influenza A
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L’influenza A è paragonabile all’influenza dell’uomo. È provocata dal virus H1N1.
I sintomi sono i classici: perdita di appetito, febbre, naso che cola, occhi lucidi, tosse, starnuti e torpore generale. L’influenza non può contagiare l’uomo, ma l’uomo può contagiare il gatto.
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Per prevenire il contagio dovete lavarvi le mani prima di toccarlo, evitare di stargli vicino se non state bene, non far girovagare il gatto fuori di casa. La cura è la classica, nei casi più importanti andrà somministrato l’antibiotico.
Il consiglio generale è quello di prestare sempre la massima attenzione. Non possiamo giocare con la salute del nostro amico a quattro zampe.
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Per questo motivo dobbiamo sempre accertarci che stia bene e che sia in perfetta forma, (anche un cambio improvviso del suo normale comportamento può essere un segnale di qualche sofferenza) sottoponendolo a regolari e periodiche visite dal veterinario e sostenendo tutti gli esami di cui ha bisogno.
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Fate attenzione alle piante!
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È importantissimo sapere che alcune piante, se ingerite o masticate dal nostro micio, possono provocare un’intossicazione. In alcuni casi, risultano dei veri e propri veleni!
I sintomi di un’intossicazione sono: tosse continua, sintomi di soffocamento, starnuti, perdita di saliva, ulcere diffuse su lingua e bocca.
Dopo qualche ora dall’ingerimento della sostanza nociva, si possono verificare i seguenti sintomi: convulsioni, conati di vomito, spasmi, collasso, irrigidimento, emorragie.
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Qualora doveste riscontrare questi sintomi, chiamate subito il veterinario e, nell’attesa che venga a somministrargli la terapia che ritiene più necessaria, tenetelo caldo e coperto. Aspettate il veterinario e non tentate da soli di indurre il vomito al micio, in alcuni casi può essere molto dannoso.
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Di seguito vi riporto la lista delle piante velenose per i gatti:
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Nome pianta:
Aconito (Aconitum) Monkshood
Parte velenosa:
Tutta la pianta
Sintomi:
Problemi gastroenterici, a dosi elevate, provoca depressione nervosa e cardiaca
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Nome pianta:
Amarillide
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Parte velenosa:
Foglie e fiori
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Sintomi:
Problemi gastroenterici, a dosi elevate, provoca depressione nervosa e cardiaca. I sintomi sono: vomito, tremori e problemi respiratori
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Nome pianta:
Calla Lily (Zantedeschia Aethiopica)
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Parte velenosa:
Foglie
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Sintomi:
Provoca irritazione cutanea e mucosale
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Nome pianta:
Digitale purpurea (Digitalis purpurea) Foxglove
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Parte velenosa:
Tutta la pianta
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Sintomi:
Problemi gastrointestinali ed aritmie
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Nome pianta:
Filodendro
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Parte velenosa:
Foglie e fiori
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Sintomi:
Problemi gastroenterici e infiammazioni alla bocca
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Nome pianta:
Giglio Gloriosa e Giglio rampicante
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Parte velenosa:
Tutta la pianta
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Sintomi:
Provoca stomatite, gastrointestinali ed insufficienza renale
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Nome pianta:
Iris (Iris spp.)
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Parte velenosa:
Bulbi e rizomi
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Sintomi:
Problemi gastrointestinali
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Nome pianta: Margherita, Partenio (Chrysanthemum spp.)
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Parte velenosa:
Linfa
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Sintomi:
Provoca dermatite
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Nome pianta:
Noce inglese (Juglans Regia), Noce nera (Juglans nigra)
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Parte velenosa:
Mallo
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Sintomi:
Provoca gastroenterite
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Nome pianta: Papavero
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Parte velenosa:
Fiore e gambo
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Sintomi:
Provoca infiammazioni alla bocca
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Nome pianta: Primula, Veronica (Primula spp.)
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Parte velenosa: Foglie e gambi
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Sintomi:
Provoca gastroenterici e dermatite da contatto
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Nome pianta:
Solano Americano (Phytolacca Americana)
Parte velenosa: Foglie e radici
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Sintomi:
Problemi gastroenterici
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Nome pianta:
Tasso (Taxus)
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Parte velenosa:
Gran parte della pianta
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Sintomi:
Provoca incoordinazione, secchezza delle fauci, midriasi, dolori addominali, vomito, scialorrea, cianosi,debolezza, coma, aritmie, insufficienza cardiorespiratoria
Nome pianta:
Vite americana
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Parte velenosa:
Tutta la pianta
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Sintomi:
Provoca infiammazioni alla bocca
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Nome pianta:
Aglio (Allium sativum)
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Parte velenosa:
Bulbi germogli fiori e gambi
Sintomi:
Problemi gastrointestinali, anemia emolitica, metaemoglobinemia, danni epatici
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Nome pianta:
Azalea
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Parte velenosa:
Foglie e nettare
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Sintomi:
Problemi gastrointestinali, neurologici, cardiologici
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Nome pianta:
Campanula, Stramonio, Vite Trombetta Jimson weed, Thorn apple
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Parte velenosa:
Foglie e semi
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Sintomi:
Provoca midriasi, disturbi della vista, aritmie, delirio e convulsioni
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Nome pianta:
Edera
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Parte velenosa:
Foglie e fiori
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Sintomi:
Problemi gastroenterici, a dosi elevate, provoca depressione nervosa e cardiaca. I sintomi sono: vomito, tremori e problemi respiratori
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Nome pianta:
Fiore cardinale e Fiore Blu Cardinale, Tabacco Indiano (Lobelia)
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Parte velenosa:
Tutta la pianta
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Sintomi:
Provoca vomito e sintomi neuromuscolari
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Nome pianta:
Giunchiglia (Narcissus pseudonarcissus)
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Parte velenosa:
Bulbi
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Sintomi:
Problemi gastroenterici
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Nome pianta:
Ligustro (Ligustrum Vulgare)
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Parte velenosa:
Tutta la pianta
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Sintomi:
Problemi gastroenterici
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Nome pianta:
Marijuana (Cannabis sativa)
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Parte velenosa:
Foglie e germogli
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Sintomi:
Provoca depressione del sistema nervoso centrale e stato confusionale
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Nome pianta:
Occhio di Granchio (Abrus Precatorius)
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Parte velenosa:
Semi masticati o rotti
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Sintomi:
Problemi gastroenterici potenzialmente mortali
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Nome pianta:
Pepe della Carolina (Calycanthus spp.)
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Parte velenosa:
Semi
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Sintomi:
Provoca vomito, atassia, depressione del sensorio, convulsioni e disfunzioni cardiache
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Nome pianta:
Ricino (Ricinus Communis)
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Parte velenosa:
Semi
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Sintomi:
Provoca gastrenterite, depressione, febbre, dolori addominali, diarrea emorragica, aritmie, convulsioni
Nome pianta: Sommaco velenoso (Rhus Toxicodendron)
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Parte velenosa:
Tutta la pianta
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Sintomi:
Provoca dermatite allergica da contatto
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Nome pianta:
Tulipano (Tulipa spp.)
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Parte velenosa:
Bulbi
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Sintomi:
Provoca gastroenterite
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Nome pianta: Wisteria (Wisteria spp.)
Parte velenosa:
Tutta la pianta
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Sintomi:
Provoca gastroenterici
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Nome pianta:
Agrifoglio, Agrifoglio americano ed Agrifoglio inglese (Ilex)
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Parte velenosa:
Frutti
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Sintomi:
Problemi gastrointestinali
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Nome pianta:
Bosso
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Parte velenosa:
Foglie
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Sintomi:
Problemi gastroenterici
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Nome pianta:
Colchico
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Parte velenosa:
Tutta la pianta
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Sintomi:
Problemi gastroenterici, e paralisi muscolare respiratoria
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Nome pianta:
Euforbia (Canidoscolus Stimulosum)
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Parte velenosa:
Peli irritanti presenti su foglie e steli
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Sintomi:
Provoca scialorrea, irritazione buccale, tremori,vomito, dispnea e bradicardia
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Nome pianta:
Glicine
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Parte velenosa:
Frutti e semi
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Sintomi:
Problemi gastroenterici, a dosi elevate, provoca depressione nervosa e cardiaca
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Nome pianta:
Idrangea (Hydrangea Macrophylla)
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Parte velenosa:
Bocciolo del fiore
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Sintomi:
Provoca vomito, dolori addominali, letargia, cianosi,convulsioni, flaccidità muscolare, incontinenza, coma
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Nome pianta:
Lupino (Lupinus spp.)
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Parte velenosa:
Tutta la pianta
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Sintomi:
Provoca debolezza muscolare, paralisi, depressione respiratoria, convulsioni
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Nome pianta:
Mescal, Peyote (Lophophor Williamsii)
Parte velenosa:
Boccioli
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Sintomi:
Provoca gastroenterite, alterazioni visive, vertigini, allucinazioni, depressione circolatoria
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Nome pianta:
Oleandro
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Parte velenosa:
Tutta la pianta
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Sintomi:
Problemi gastroenterici, provoca depressione nervosa e cardiaca
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Nome pianta:
Piè corvino, Ranuncolo (Ranunculus spp.)
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Parte velenosa:
Linfa
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Sintomi:
Provoca stomatite, dermatite, gastroenterici, insufficienza renale, incoordinazione, convulsioni
Nome pianta:
Rododendro
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Parte velenosa:
Foglie e fiori
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Sintomi:
Vomito
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Nome pianta:
Stella di Natale e tutte le piante della specie Euphorbia
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Parte velenosa:
Foglie, steli, fiori
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Sintomi:
Irritante per le mucose e su tutto l'apparato digerente. I sintomi sono: vomito, diarrea, infiammazioni della bocca e devono essere curati tempestivamente
Nome pianta:
Uccello del Paradiso (Strelitzia reginae)
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Parte velenosa:
Semi
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Sintomi:
Provoca vomito e diarrea
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Nome pianta:
Alloro di montagna
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Parte velenosa:
Foglie e nettare
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Sintomi:
Problemi gastrointestinali e neuromuscolari
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Nome pianta:
Caladio
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Parte velenosa:
Foglie
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Sintomi:
Provoca infiammazioni alla bocca
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Nome pianta:
Dieffenbachia
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Parte velenosa:
Foglie
Sintomi:
Irrita bocca, esofago, stomaco, intestino, problemi gastroenterici
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Nome pianta:
Ficus
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Parte velenosa:
Tutta la pianta
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Sintomi:
Provoca allergie
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Nome pianta:
Gelsomino (Gelsemium sempervirens) Yellow Jessamine
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Parte velenosa:
Tutta la pianta
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Sintomi:
Provoca incoordinazione, disturbi della vista, secchezza delle fauci, disfagia, debolezza muscolare, crisi convulsive, insufficienza respiratoria
Nome pianta: Ippocastano, Occhio di capra (Aesculus spp.)
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Parte velenosa:
Frutti e ramoscelli
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Sintomi:
Provoca vomito e diarrea
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Nome pianta: Mancinella (Hippomane mancinella)
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Parte velenosa:
Linfa
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Sintomi:
Provoca stomatite vomito, diarrea emorragica, dermatite, cheratocongiuntivite
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Nome pianta: Mughetto (Convallaria Majalis)
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Parte velenosa: Tutta la pianta
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Sintomi:
Provoca gastroenterici ed aritmie
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Nome pianta: Ortensia
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Parte velenosa: Foglie e fiori
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Sintomi:
Vomito e diarrea
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Nome pianta:
Pothos (scindapsus aureus)
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Parte velenosa: Foglie
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Sintomi:
Provoca infiammazioni alla bocca
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Nome pianta:
Sambuco (Sambucus spp.)
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Parte velenosa:
Tutta la pianta
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Sintomi:
Problemi gastroenterici
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Nome pianta:
Tabacco (Nicotiana tabacum)
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Parte velenosa:
Foglie
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Sintomi: Provoca gastroenterite, agitazione, tremori muscolari, andatura ad arti rigidi, atassia, debolezza, prostrazione, dispnea, paralisi, morte rapida
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Nome pianta: Vischio (Viscum album)
Parte velenosa:
Tutta la pianta
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Sintomi:
Provoca nausea, vomito e gastroenterite
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Clinica veterinaria Gran Sasso, io mi affido a loro!
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Tempo fa ho seguito il consiglio di conoscere la Dott.ssa Cristina Crosta, titolare della Clinica Gran Sasso di Milano e veterinaria pluri-premiata. Dal momento in cui l'ho conosciuta ho capito che non potevo chiedere di meglio!
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La Clinica si trova in Via Donatello 26 a Milano, ha una superficie di circa 900 mq, un parcheggio interno riservato ai clienti con 8 posti auto e offre un servizio di Pronto Soccorso e degenza 24h per 365 giorni l’anno.
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Ho avuto modo negli anni di conoscere quasi tutti i professionisti che fanno parte del Team della Clinica e mi sento di poter consigliare con tutto il cuore ai proprietari dei miei gatti di affidarsi a loro volta a questa realtà.
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Telefono: +39 02 2665928 - 022663095
Email: segreteria@clinicaveterinariagransasso.it
Indirizzo: Via Donatello, 26 - 20131 Milano (MI)
www.clinicaveterinariagransasso.it
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