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I colori del Maine Coon possono essere tantissimi, sapreste riconoscerli?
Da cosa dipende il colore di un gatto? Tutto dipende dalla genetica e quindi dal patrimonio genetico che i genitori tramandano ai cuccioli.
Alcune caratteristiche sono definite dominanti perché basta che solo uno dei due genitori le manifesti perché i cuccioli le abbiano, altre caratteristiche sono invece definite recessive perché per essere tramandate ai figli, è necessario che le abbiano entrambi i genitori.
I cuccioli di sesso femminile possono prendere il colore sia dal papà che dalla mamma, i gattini di sesso maschile invece prendono il colore solo dalla mamma.
Partiamo da alcune parole chiave che vi serviranno per comprendere meglio le definizioni:
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Tabby: significa “tigrato” e viene chiamato anche “agouti”;
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Solido: significa “tinta unita” e viene definito anche “non agouti”;
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Diluito: significa schiaritura dei colori nero e rosso, il diluito dà origine al blue e al cream.
Gli unici colori esistenti in natura sono il rosso e il nero, tutte le “aggiunte” e le “variazioni” di tigrature, tinte unite, diluizioni ed eventuali aggiunte di bianco, danno poi vita a tantissime nuances, ognuna con il proprio nome.
Gatti neri
I gatti neri possono essere sia solidi che tigrati. Nel primo caso saranno tinta unita e quindi tutti neri, nel secondo caso saranno invece tigrati con sfumature tendenti al marrone, questo colore viene definito brown.
Il brown può avere diversi disegni che vi spiego nella sezione dedicata ai tigrati, se volete invece una migliore interpretazione dei colori della seguente galleria, cliccate sopra la foto.
Gatti rossi
Ovviamente anche i gatti rossi possono essere sia solidi che tigrati ma sono molto più difficili da distinguere perché, per motivi genetici, generalmente nei solidi le tigrature non si riescono a eliminare completamente e rimangono visibili lo stesso.
Ecco quali sono le caratteristiche che distinguono un gatto rosso tabby (tigrato) da un gatto rosso solido (non tigrato), qualora la tigratura risultasse mascherata geneticamente:
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Naso: nei gatti solidi il colore del naso è a tinta unita, mentre nei tabby è bordato del colore di base del mantello, solitamente chiaro;
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Mento: nei gatti tabby il colore del mento è più chiaro;
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Occhi: il tabby porta gli occhialini (o mascherina) e mostra un alone chiaro intorno all’occhio;
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Orecchie: i solidi hanno le orecchie di colore uniforme, i tabby hanno l’”impronta del pollice” più chiara sul padiglione esterno, il contorno bianco e i ciuffetti di pelo dentro l'orecchio sono bianchi.
Queste caratteristiche sono applicabili anche a tutti gli altri colori e potete utilizzarle per divertirvi a capire se un gatto è solido o tigrato.
Come per il brown, anche il rosso può avere diversi disegni che vi spiego nella sezione dedicata ai tigrati. Se cliccate sulla singola foto della seguente galleria vi indicherò quali sono i gatti rossi tigrati (red tabby) e quelli solidi (red).
Gatte torte, tricolore
Il nero e il rosso possono coesistere solo sul mantello delle femmine.
Quando questi due colori sono solidi danno origine alle colorazioni:
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tortie o black tortie quando sono presenti a macchie ben definite;
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tortoiseshell (colore tartarugato) quando i due colori vengono mischiati in maniera fitta;
Ovviamente ci possono essere tortie tigrate:
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nelle torbie o brown tortie, il rosso e il nero essendo tigrati, si manifestano con differenti disegni che danno vita a schiariture nel rosso e al marrone sulle chiazze scure.
La tigratura ha poi nomi diversi a seconda del disegno e anche per questo colore potete capire come chiamare il tabby leggendo la sezione dedicata ai tigrati.
In queste gatte, le zone di colore rosso e nero sono distribuite e mescolate tra loro in maniera assolutamente casuale (non riproducibile neanche per clonazione dell'animale).
Sarebbe più corretto chiamare tricolore le gatte in cui è presente come terzo colore il bianco. Se è presente un'ampia parte del mantello di colore bianco, si può definire calico.
Ecco alcuni esempi di queste colorazioni: